Il carattere rock di chitarra, basso, tastiera e batteria, si incontra con l’eleganza di strumenti a fiato e sezione cori femminili per creare un’esperienza di 2 ore avvolgente ed esplosiva.
Il gruppo d’assalto Trice & The New Planet Band, incendiera’ il palco con il suo stile statunitense e l’approccio da Broadway musical big band.
Capitanati dal compositore e polistrumentista Luca (Trice) Albini, i “TR”, propongono brani originali + cover selezionate spaziando da Michael Jackson, Guns’n’Roses, Frank Zappa e molti altri, tra pop, rock, funky, elettronica, creando un’impatto sonoro a cui è impossibile resistere!
Veronesi… tuti mati!
di
David Conati
Con
David Conati
(voce narrante, chitarra, armonica)
Marco Pasetto
(voce, chitarra, clarinetto, sax, ocarina, ukulele)
Giordano Bruno Tedeschi
(voce, tromba pocket, euphonio, fisarmonica, percussioni)
Paolo Canova
(Supporto tecnico)
Spettacolo teatralmusicale sui Veronesi e la veronesità…
Veronesi… tuti mati è un progetto teatral musicale che prende spunto dal libro Veronesi (guida ai migliori difetti e peggiori virtù) pubblicato da David Conati per Sonda Editore nel 2007. Lo scopo è quello di raccontare o spiegare con un occhio ironico e divertito, pregi e difetti dei veronesi (dalle origini ai giorni nostri) nei quali gli autoctoni certamente si riconosceranno e cercando di farli apprezzare a chi veronese non è (ovvero se li conosci “non” li eviti).
Purtroppo sovente a causa di pochi l’intera comunità dei veronesi viene spesso messa alla berlina dai mass-media, che generalizza le problematiche gettando fango su tutti gli abitanti della città e della Provincia di Verona facendo di ogni erba un fascio; con questo spettacolo vogliamo far capire da dove nasce la follia, il perché del sangue “caldo”, l’essere e il fare tipici di chi è nato e ha vissuto in questa terra generosa ma difficile, parlare della cucina, delle bellezze, degli usi e costumi non per giustificare ma per far conoscere.
I veronesi sono sicuramente franchi, galli, celti, longobardi, un po’ veneti, austroungarici, germani e Cimbri con qualche goto ancora presente nel DNA.
Ospitali, certo, vista la moltitudine di popoli che sono passati da Verona, ma anche un po’ diffidenti probabilmente per la solita colpa di qualcuno che ne ha approfittato a scapito di tutti; e c’è chi per questo sostiene che i veronesi siano addirittura un po’ xenofobi.
Se di natura appaiono un po’ chiusi, introversi e a volte scontrosi, a conoscerli bene invece si scopre che sotto la dura scorza del montanaro, del pescatore del lago o del contadino, pulsa una leggera vena di follia.
Sarà per l’aria del Baldo, oppure per i temporali devastanti che arrivano dal Garda, o per la nebbia che confonde e disorienta o ancora per il livello variabile dell’Adige con cui da sempre hanno dovuto fare i conti.
E guardano passare la vita in riva al fiume, vendendo ai turisti le favole e tragedie che Verona ha ispirato, stretta nell’abbraccio dell’Adige, innamorato forse un po’ geloso che sembra voler dimostrare a tutti che ciò che stringe è suo e solo suo, anche se dal 2000 è diventato patrimonio di tutta l’Umanità.
I veronesi, seppure dimostrandolo poco, sono lo stesso consapevoli di tutto questo e ne vanno fieri, anca massa.
Tornano sul nostro palco i Maurizio Mecenero Quintet.
Lo scorso anno ci hanno deliziato con la loro musica strumentale con sfumature tra fusion e jazz ricca di virtuosismi.
Dopo l’anteprima estiva al Pistoia Blues Festival, Carlo Rizzolo si esibirà in data unica a Villlafranca di Verona il prossimo 6 dicembre 2024 per presentare il suo ultimo album “Four Corners” (Vrec). Nella splendida cornice dell’Esotericproaudio Theater, costruito con le più avanzate tecnologie di resa sonora, l’artista veneto porterà il suo “Country Rock Concert” accompagnato da musicisti d’eccezione come Davide Pezzin al basso (attualmente in tour con Ligabue ), Davide Repele alla chitarra, Davide Danzi alla batteria, Cescky Rizzolo al banjo e Lory Repele alle tastiere. Inizio ore 21:30. Ingresso 15€ su prenotazione a booking@vrec.it o telefonicamente al 3475265629 fino a esaurimento posti. Opening act STREA
“Four Corners” è il terzo album del cantautore folk/country vicentino Carlo Rizzolo disponibile su tutte le piattaforme musicali ed in formato fisico CD (digipack). Tredici canzoni inedite (dodici in lingua inglese) con profonde radici nel classic rock, folk e country americano (Neil Young, Jony Mitchell, James Taylor e John Denver). I quattro angoli del titolo “Four Corners” rappresentati nella copertina, simboleggiano i quattro punti di vista di quattro ragazzi che nel 1979 formavano la Goldiggers Band, di cui ancora oggi Carlo Rizzolo, voce e penna del gruppo, porta avanti a distanza di anni i sogni di gloria e le emozioni. Non mancano i brani più personali dedicati al padre (“Not Only a Father”), al figlio (“Nuovo giorno”) o alla moglie (“You”), le riflessioni sul genere umano con le speranze e gli errori (“Skyline”, “Mother Nature”, “In the Pharm”) e l’autonalisi (“I’m a dreamer”).
Carlo Rizzolo, di Bassano del Grappa (VI) è psicologo-psicoterapeuta di professione ma da sempre cantautore e chitarrista con l’America nel cuore. In gioventù ha fondato insieme a Luigi Zuccheri la Goldiggers Band portando in giro diversi brani originali che poi confluirono nel suo primo album da solista: “Sorry for the Late Start” (2018, DSmusic). Nel 2020 arriva la seconda prova “Green” (DSmusic), disco realizzato insieme alla band Rising Fall. Le sue radici musicali affondano nel classic rock, nel folk e nel country americano con riferimenti a Neil Young, Jony Mitchell, James Taylor e John Denver. “Four Corners” è il suo terzo album previsto in uscita il 24 aprile 2024 e anticipato dai singoli “Not Only a Father”, “Sitting Bull” e la title track.
“New Gold Dream (81-82-83-84)” dei Simple Minds è considerato un capolavoro della new wave e uno degli album più iconici degli anni ‘80. Pubblicato nel settembre del 1982, questo disco ha segnato un punto di svolta per i Simple Minds, portandoli dal culto underground al successo mainstream.
Un disco composto e suonato in uno stato di grazia. Uno dei pochi dischi che si identificano in un’epoca, un suono, un mood ben definito. Solare, scintillante, pulsante.
I Simple Minds hanno avuto un’influenza significativa su molte band successive. La loro musica, caratterizzata da un mix di rock, new wave e sonorità elettroniche, ha ispirato numerosi artisti e gruppi come The Killers, i Manic Street Preachers, i Primal Screem, i Radiohead sino agli U2. Bono Vox ha infatti rivelato che New Gold Dream è stato fondamentale per l’evoluzione degli U2 e che senza quell’album probabilmente non ci sarebbero stati “Unforgettable Fire” e “The Joshua Tree”.
Il 07 dicembre gli “Empires & Dance” proporranno queste affascinanti pulsazioni new wave in una serata tributo all’iconico Nuovo Sogno Dorato con un racconto musicale accurato ed un approccio meticoloso teso a catturare il vero sound originale con una poderosa base ritmica, l’attenta tessitura di suoni di tastiere e chitarre, le linee inusuali e inconfondibili del basso legate da una voce calda e vibrante.
Nella seconda parte della serata ripercorreranno il percorso della band di Glasgow con un coinvolgente Greatest Hits dei loro successi.
La band è composta da musicisti di lunga esperienza e di diversa estrazione, uniti dalla passione per il gruppo scozzese.
Il terzo appuntamento con i RADIO 80, musica, balli e drink.
Venite a festeggiare una insolita Santa Lucia divertendovi e ascoltando buona musica.
Debora Quattrini alla voce accompagnata al pianoforte da Marco Bianchi eseguiranno un omaggio al talento femminile che racchiude in se il principio creativo della canzone d’autore maschile, accolta nel ventre dell’espressione femminile.
Una fusione magica dove sia l’uomo che la donna sono protagonisti nel dar vita e voce alla relazione intima umana.
Jazzset Orchestra, storica Big Band di Verona: 18 orchestrali, le voci soliste di
ROSSANA D’AURIA e STEFANO FUSCO diretti dal Maestro GILBERTO MERLI.
Presenta un seducente repertorio musicale dal taglio internazionale che spazia
dal Blues allo Swing, dal Rhythm & Blues al Latin Jazz, fino al Jazz “melodico”
strumentale e cantato, di autori fra i più noti e popolari come Glenn Miller, Duke
Ellington, Benny Goodman, George Gershwin, Louis Armstrong ed interpreti
come Frank Sinatra, Ella Fitzgerald, Liza Minelli, etc,